Anno nuovo, vita vecchia.
Sarà capitato anche a te, con un pò di spumante in corpo e i fuochi d’artificio riflessi negli occhi, di brindare alle speranze di un nuovo anno diverso dal solito.
Dopo una decina di giorni, i buoni propositi sono già svaniti.
Vabbè sarà per la prossima, ti dici.
Ma quella prossima non arriva mai.
Ecco qualche piccolo consiglio per darci qualche possibilità in più.
Magari arriviamo a Pasqua.
Pochi, ma buoni
E’ inutile fissarsi tanti obiettivi, magari anche complicati, da raggiungere.
Ti ritroverai alla fine dell’anno con tanti percorsi iniziati, ma che non ti hanno portato alcun risultato, se non una grande frustrazione.
Se sei un maestro come me nel fare voli pindarici, posa l’aliante (e il fiasco) e scegli uno e un solo OBIETTIVO. Fai anche in modo che sia MISURABILE.
Leggere dieci libri in un anno? Ok.
Fare la dieta? No.
Prendere un appuntamento con un dietologo e seguire il suo programma per almeno 6 mesi? Ok.
Imparare lo spagnolo, iscriversi all’università, fare volontariato e seguire un corso di pittura? No. Almeno, non tutto insieme.
Se proprio sei un professionista, puoi darti più obiettivi ma limita ciascuno in un arco temporale di due-tre mesi e poi passa al successivo.
Andiamo avanti.
Spargi la voce
Per quanto la vergogna sia visto come un sentimento negativo, può essere usata anche come leva.
Se ti sei messo in testa di correre la maratona di New York, beh tanto di cappello.
Se rimane solo nella tua testa, probabilmente non la correrai mai.
Quando ti fissi un obiettivo dillo a più persone possibile.
In questo modo, ti metterai quella giusta pressione per iniziare a macinare chilometri nelle ore in cui solo i panettieri sono svegli.
Perchè? Mai potresti rimangiarti la parola o andare incontro alla vergogna di quello che le spara sempre grosse e non realizza mai niente.
Un altro trucco carino è mandarsi una lettera nel futuro.
Scriviti una lettera con i tuoi buoni propositi per il nuovo anno e fattela recapitare un anno dopo. Mandala anche a qualche tuo amico o familiare, sempre per tenerti sulla corda.
Sarei molto curioso di conoscere la tua reazione, alla ricezione della tua auto-lettera.
Mi sa che non basta ancora.
Un passo alla volta
Forse questa è la sezione più importante.
In pratica, qui vediamo come innescare il concetto di abitudine o routine che ci consentirà di raggiungere l’obiettivo.
Mi faccio aiutare da un esempio.
Vorrei fare un’ora di cyclette al giorno. Impegnativo, sì. Proibitivo, no.
Se il primo giorno, mi sforzo a fare 45 minuti, il secondo sarò già sul divano a vedere le repliche de La Casa di Carta.
Dovrò fare 10 minuti le prime due settimane, per poi incrementare piano piano fino a raggiungere la meta prefissata.
Alcune fonti, più autorevoli di me, dicono che bastano due minuti al giorno, con costanza, per instillare una abitudine.
Visto che noi genitori siamo pigri e molti impegnati, vi lascio un video dove, di minuti, ne basta uno solo.
Non solo dobbiamo iniziare con il piede giusto.
E’ fondamentale continuare con costanza.
Vediamo meglio come.
La striscia vincente
Quasi tutte le App di Istruzione o Salute prevedono un bellissimo meccanismo.
La cosiddetta Run Streak, o striscia vincente.
Questa striscia vincente rimane tale se completi almeno una sessione/lezione al giorno. Da un parte, questa cosa ti mette l’ansia, dall’altra non vuoi che quella fiammella o qualsivoglia simbolo del diavolo abbiano messo, si spenga.
Vuoi che il contatore aumenti sempre più e, dopo un pò, non ti servirà più un promemoria per fare quella cosa ogni giorno.
Un calendario cartaceo con delle croci fa ugualmente il suo sporco lavoro.
Purtroppo gli obiettivi ambiziosi, che portano un reale valore aggiunto alle nostre vite richiedono costanza.
Se ci si applica una volta a settimana, o quando ci ricordiamo, non si va da nessuna parte.
Ecco alcuni trigger che possono aiutarti:
Metti in calendario con promemoria l’appuntamento con la tua attività quotidiana.
Se richiede una vestizione/preparazione, prepara borse e indumenti prima dell’attività. Niente scuse.
Re-imposta le sveglie. Se i figli lo consentono, un’ora in meno alla sera per guadagnare un’ora al mattino, vi consente di smarcare subito l’attività quotidiana.
Il luogo sacro: scegli un posto, sempre quello, dove svolgere l’attività e rendilo adatto allo scopo. Tipo: non andare a meditare in discoteca.
Non sentirti ridicolo. Alcuni ti guarderanno storto, perché uscirai dallo stereotipo del quarantenne-cinquantenne genitore-automa figlio-dipendente.
Fatti aiutare dal tuo partner. Baratta un’ora giornaliera da dedicare a te, con un ora per lui/lei.
Metti post-it in luoghi strategici della casa per ricordarti cosa fare o motivarti nel farlo o nel farti presente cosa succederà se non lo farai.
Non avere fretta di notare i risultati, ma quando arrivano usali a tuo favore per aumentare la motivazione e cambiare regolarmente ritmo.
Sei già stanco vero?
Ma chi ce lo fa fare?
Bella domanda, forse dovevo metterla all’inizio.
In realtà nessuno.
Se ti piace la vita che conduci, ti senti soddisfatto, energico e in salute magari non ti serve fissare alcun nuovo obiettivo.
Per quanto mi riguarda, dopo alcuni anni fotocopia, ho voluto inserire qualche piccola sfida personale che, devo dire, mi ha arricchito (non a livello monetario).
Se hai voglia, scrivimi i tuoi obiettivi per il prossimo anno.
Magari posso darti qualche dritta più specifica!
Buon anno e buoni propositi.