L’essere umano è una macchina molto evoluta, ma ha ancora qualche limite.
Bisogna mangiare.
In molti casi è un piacere, per carità. Soprattutto se ti siedi davanti ad un piatto, preparato da qualcun altro.
Insomma una delle domande ricorrenti - oltre a “ma finirà mai di salire il prezzo della benzina” - è “stasera cosa cucino”?
Di solito è il primo pensiero, appena ti svegli.
Proviamo a smontare questo istinto primordiale.
Rilassati
La maggior parte dei nostri figli consuma il pranzo fuori di casa: asili, scuola, bar, nonni. Insomma, almeno un pasto normale è garantito.
Non ti senti già meglio?
Poi possiamo discutere della qualità dei servizi mensa o altro, ma in relazione alla popolazione terrestre, i nostri figli sono ampiamente sopra la soglia del contributo calorico necessario a sopravvivere.
Fatto questo doveroso ragionamento, improvvisamente tutto diventa più facile.
Non hai più quell’ansia da prestazione, insita nel genitore, di dover per forza cucinare una cena perfetta.
Resta il fatto che bisogna mettere qualcosa in tavola.
Vediamo cosa e come.
L’inversione dei pasti
Lungi da me presentarmi come il guru dell’alimentazione sana, quando sono il primo ad abbuffarmi di cibo spazzatura appena possibile.
Però, provo a darti un altro punto di vista.
Nel libro La Rivoluzione del Glucosio, tra i tanti argomenti trattati, si cita l’importanza di invertire la consistenza dei pasti giornalieri.
Mi spiego meglio.
Noi siamo abituati a fare una colazione al volo, sempre di fretta, un pranzo più o meno raffazzonato, per poi arrivare a cena con una fame incontrollata.
Da qui nasce il pensiero comune che la cena debba andare a sanare tutti i pasti precedenti.
La classica abbuffata, magari proprio prima di mettersi a letto, quando non abbiamo più bisogno di energia, che si andrà a depositare in forma di ciccia nelle parti del corpo più nobili.
E quindi, invertiamo!
Colazione super e preferibilmente salata (yogurt con cereali/frutta secca, uovo, cose avanzate dalle cena precedente). Una volta fatta la spesa giusta e preso il ritmo, non ci impiegherai molto tempo in più. In questo modo avrai le energie giuste per affrontare la mattinata, senza picchi glicemici ricorsivi.
Pranzo in delega: affida te e i tuoi figli a soggetti terzi (mense, bar, nonni) se possibile. In questo caso, potrai avere un pasto completo. Io sfrutto in particolare la componente verdura, già preparata dalla mensa, a cui aggiungo solitamente un secondo, se so che alla cena mangerò un primo. O viceversa.
Cena soft: sei hai seguito i primi due step, alla sera puoi stare tranquillo. Non avrai la fame chimica. Un piatto freddo, magari già preparato nei giorni precedenti, e passa la paura. Mal che vada una pasta o un riso in bianco, non ti renderà un genitore peggiore.
Non suona già tutto meno faticoso?
Chi ha voglia di fare la spesa?
Ecco un altro punto importante. Tu sei tra quelli che amano scorrazzare tra le corsie dei supermercati alla ricerca del prodotto perfetto o piuttosto ti daresti fuoco.
Nel secondo caso, aspetta un attimo ad accendere la miccia.
La recente pandemia, che spesso ci dimentichiamo, ci ha fornito un sacco di strumenti per risparmiare tempo (non sempre denaro).
Tra questi, la possibilità di effettuare la spesa online con consegna a casa o ritiro nelle apposite strutture.
Quindi, basta autoscontri tra carrelli con figli che si perdono ovunque e tornano con dolciumi di varia natura. Nell’ultimo periodo, pare prendano anche delle pesche. Ogni riferimento all’Esselunga è puramente voluto.
Sei tu, sul divano, che scrolli e metti un carrello virtuale quello che ti serve.
Paradisiaco.
Il lato demoniaco di questa situazione è il risparmio: difficilmente riuscirai a mettere a confronto due prodotti, per scegliere quello più conveniente. E poi può partire la sindrome da shopping compulsivo, stile Amazon, e finisci ad avere una dispensa che manco a Villa Crespi.
Chi diceva che la vita è fatta di compromessi?
Chi cucina, cosa e quando?
Ok, quindi abbiamo dato un ordine di importanza ai pasti e fatto la spesa. Perfetto, siamo a posto, ci vediamo la prossima settimana.
Ehm no, bisogna cucinare.
Uno degli scenari più comuni è quello di utilizzare il weekend per pianificare i pasti della settimana.
Sicuramente è l’approccio più efficace, se non per il fatto che ti rovini il weekend (a meno che non ti piaccia cucinare).
Elenco qui qualche spunto, per vedere se ti può essere utile:
Se siete due adulti in casa, ci si alterna nella preparazione del pasto. E l’altro tiene a bada i figli, se ce ne fosse bisogno.
I piatti pronti sono una grande invenzione: dalla bresaola (e suoi fratelli meno virtuosi) a una caprese, da un vitello tonnato ai ripieni. E sui surgelati, non essere troppo severo. Dai spazio anche a loro.
Se non hai idee, fotografa o fatti dettagliare il menù di pranzo dei tuoi figli, inverti i giorni e presenta piatti simili con qualche variazione. Ti sei mai chiesto quante anime possa avere un petto di pollo?
Sfidati. Hai letto una ricetta da qualche parte o hai una voglia particolare? Fai un piatto nuovo, anche facile, a settimana.
Se non ti piace, cucinare rimarrà sempre una scocciatura. Accetta questa realtà e sarà più facile affrontarla con un piglio migliore.
Le scorciatoie
Ci sono alcune scorciatoie ancora più efficaci che ti vorrei consigliare, come sempre per andare sul pratico:
Esiste un App chiamata To Good to Go. Alcuni negozi di alimentari che hanno aderito all’iniziativa, confezionano delle Box ampiamente scontate con prodotti che non hanno venduto in giornata. Una buona azione contro gli sprechi e un pasto praticamente pronto. Win-Win.
Un investimento importante, con una buona possibilità di avere un ritorno: l’acquisto del Bimby o suoi surrogati cinesi. Demandare ad una macchina il compito di cucinare è il sogno di tanti Genitori Instabili svogliati. In questo caso, ci andiamo molto vicino anche se alcune attività umane rimangono. Di certo non starai più mezz’ora a guardare un risotto che, nonostante un grandissimo zelo, si attaccherà alla pentola. Priceless.
Il jolly pizza/cibo da asporto, una volta a settimana, è sempre una buona via di fuga. Piuttosto compra qualcosa in meno nella spesa settimanale/mensile per riservati questo budget salvifico. Take-Away.
Vuoi privare i tuoi figli di un pranzo o una cena a settimana dai nonni? Certo che no!
Spero di averti dato qualche spunto interessante. Se ti va, fammi sapere qui, per mail o nel Gruppo Facebook di Genitori Instabili.
Alla prossima!