Camminare fa bene!
Ci sono studi che lo dimostrano.
Tipo questo.
Anche se non vivi in mezzo alla natura e non hai parchi nelle vicinanze, uscire a fare una sgambata ogni tanto è molto salutare.
Ora che abbiamo riscoperto l’acqua calda, possiamo proseguire.
Come si rende una camminata oltre che benefica anche utile?
L’idea si è materializzata davanti agli occhi qualche giorno fa.
Te la racconto.
Smog e sussidiario
Stavo andando a comprare il prosciutto in offerta alla LIDL, quando mi sono imbattuto in un papà e una figlia che passeggiavano per una via trafficata e periferica.
E fin qui, niente di strano.
La bambina avrà avuto un’età da scuola elementare e in mano aveva un libro, tipo il sussidiario, aperto circa a metà.
Incuriosito, ho seguito la coppia, in modalità stalker, per sentire cosa si dicessero.
La bambina stava ripetendo la lezione al papà.
Attenzione: ho desunto fosse il papà; magari era uno zio, un maestro di ripetizioni o un rapitore con particolare interesse alla cultura delle proprie vittime.
Fatto sta che la bambina parlava, il presunto padre ascoltava e le faceva qualche domanda, il tutto tra qualche colpo di clacson e tentativi di borseggio.
Mi stavo commuovendo.
Un esemplare tentativo di efficacia nell’essere nello stesso tempo: cultore dell’istruzione, della forma fisica, dell’attenzione verso un bisogno del figlio.
Per farti capire meglio, ti ricordo la situazione in cui vai incontro ogni sera ed ogni weekend:
Tu, stravaccato sul divano alle 20:40, ricevi la notizia dal figlio che per il giorno dopo deve ripetere sette pagine sui Fenici. Realizzi che per l’ennesima volta posticiperai la visione dell’ultimo episodio della tua serie TV preferita, ti versi un Cynar e ti appresti ad ascoltare un monologo scattoso su quanto i Fenici fossero in gamba a costruire navi e a vendere la porpora su Vinted.
Credo di aver ottenuto la tua attenzione.
Prevenire è meglio che curare
Per darvi una speranza di serata mediamente libera, ma parliamo anche di weekend non vincolati ai “compiti del lunedì”, potreste fare così.
Se hai la possibilità di ritagliarti un’ora dalle 17 alle 18, grazie al riscaldamento globale, nonostante sia febbraio (figuriamoci nei prossimi mesi), puoi godere ancora di una buona luce per camminare con tuo figlio e con un libro/fogli di appunti in mano.
Abiti al mare? Buttati sul lungo mare.
Abiti in montagna? Buttati su un sentiero facile.
Abiti in città? Buttati… in un parco o in una zona non troppo trafficata e rumorosa.
La stessa cosa vale per i weekend. I sabati e le domeniche mattina, di solito, sono dedicate all’inseguimento dei figli, intimando loro di “Studiare, così non ci bruciamo tutto il weekend”.
Se il meteo è buono, perchè non prendere un figlio, portarlo in una zona verde e farlo studiare e ripetere lì. Studi scientifici dimostrano (non è vero in questo caso), che i momenti di sclero dei figli facendo i compiti all’aperto diminuiscono del 36%.
Anche tu, genitore, ne puoi giovare stando un pò all’aria aperta, facendo movimento e distraendoti dai soliti pensieri che avresti in casa. Oltre a scrollare il feed di Facebook, naturalmente.
Le sorprese non sono finite: non devi avere bisogno dei figli, per camminare.
Last Call
Ultima chiamata contro l’ipertensione e le malattie di carattere cardio-circolatorio: potete passeggiare anche mentre lavorate!
Ogni giorno, nella maggior parte dei lavori, si passa dai 30 ai 90 minuti al telefono. Per molte professioni anche di più.
Piovono Call Conference come se non ci fosse un domani, per dirsi cosa? Di solito niente. Se non lo sai, ora, l’intelligenza artificiale ti fa anche il riassunto di quello che si è detto durante la riunione telefonica.
Figo? Sì.
Quindi non hai più la scusa di stare davanti allo schermo solo per giocare con gli sfondi e le sfocature. App sul telefono, auricolari e via a camminare per l’ufficio o se sei in Smart Working, ovunque tu voglia.
Non hai Call Conference oggi? Ma dai, chi ci crede. Va bene, proviamo. Non rispondere al telefono per tutta la mattina (ricorda che sul lavoro, niente è veramente urgente), rispondi con il messaggino “Ti richiamo” e raduna tutte le telefonate tra le 14 e le 15, subito dopo pranzo.
Indossa gli auricolari e inizia a camminare per un’ora, smaltendo tutte le tue telefonate. Se devi prendere un appunto, chiedi all’interlocutore l’evergreen “Mi scrivi un rigo di e-mail come promemoria?”. Game, set, match.
Insomma, ora non hai più scuse: con o senza i tuoi figli, metti in movimento le gambe e datti una possibilità di stare meglio, magari salvando anche qualche serata e pezzi di weekend.
Alla prossima!
NB: Se clicchi sulle parole/frasi sottolineate, ti potrebbe portare in posti inesplorati. Lo scrivo solo perchè ti vedo se clicchi o no. E di solito non clicca nessuno.