Quali scelte avresti fatto a sedici anni, avendo l’esperienza di un adulto?
Se hai scartato abbastanza Baci Perugina quanto me, avrai sicuramente trovato questa frase:
Da giovane hai le energie, il tempo ma non i soldi. A metà vita hai energia, soldi ma non il tempo. Da anziano hai soldi e tempo ma non energia.
Io, a quarant’anni, non ho energia, soldi né tempo.
Che rimanga tra noi, altrimenti mi crolla tutta la newsletter.
Detto ciò, mi sento molto saggio, visto che qualche bello schiaffone, fisico e metaforico, me lo sono preso.
E quindi mi prendo la libertà di dare qualche consiglio al me stesso di vent’anni fa.
Mal che vada, cestini tutto.
Ben che vada, ti sblocco qualche ricordo e ti viene in mente qualcosa di utile da trasmettere ai tuoi figli adolescenti.
Pronto? Iniziamo!
Sapersi accettare
Brufoli, ascelle pezzate, tute in acrilico, amori platonici non corrisposti. Questo era il nostro mondo e ci sembrava che tutto finisse là.
Oggi le tute in acrilico sono state sostituite da jeans firmati e l’approvazione altrui da cuori digitali, in mondi virtuali.
E’ tutto più complicato, là fuori.
A maggior ragione, le cose si aggiustano da dentro.
Se riuscissimo ad insegnare ai nostri figli che la riprova sociale non colmerà mai la mancata accettazione di noi stessi, ecco, faremmo centro.
Visto che non riusciamo a staccare i figli dai cellulari, usiamoli a loro favore.
Consigliagli/le di tenere un diario digitale della gratitudine.
Alla sera, tuo figlio si segna tre cose per cui è grato della giornata trascorsa.
Ti lascio un esempio:
Non sono stato stronzo con tizio/caia
Ho studiato due ore di fila con buoni risultati
Ho chiamato un amico che non sentivo da tempo
Ci sono una marea di App, che lo fanno.
Funziona anche per gli adulti ed è un processo che aiuta ad essere più consapevoli delle proprie capacità.
Un buon inizio, per imparare ad accettarsi.
Formarsi e informarsi
Il 90% dei ragazzi studia per obbligo e non per piacere.
Io sono stato tra quelli: uno studio orientato ai risultati e poco agli interessi.
E poi ti ritrovi in quell’età di mezzo, dove non sei né carne, né pesce e ti senti un pokè, in un frenetico mercato di Tokyo.
Qui possiamo fare molto, per i nostri ragazzi:
Hai letto un bel libro? Consigliaglielo, estrapolando già un aspetto interessante che lo può colpire.
Stai studiando una nuova lingua? La sta studiando lui? Iniziate questo percorso insieme e sfidatevi!
Fissa un budget all’anno dedicato alla formazione e chiedigli/le: su quale argomento spenderesti questi soldi per imparare una cosa che a scuola non ti insegnano? Potresti innescare una scintilla decisiva per il suo futuro. Se ti convince, investi su quella scintilla.
Stai attento: non devi spingere affinché le tue passioni, nuove o vecchie, diventino quelle di tuo figlio. I tuoi sogni infranti non devono essere delle realtà forzate per gli altri. (Di solito succede con i figli di calciatori mancati)
Pensa solo a innescare tanti stimoli diversi: una mostra, un corso di teatro, un abbonamento a una rivista, una sottoscrizione ad una community, un concerto, un workshop, un’esperienza all’estero.
Prima o poi, il vero fuoco attecchirà. E avrai fatto il regalo più bello, per una possibile vita professionale in linea con gli interessi del tuo ragazzo/a.
Fisico e mente
Nella maggior parte della famiglie vigeva lo stereotipo del “più mangi, più sei in salute” e viceversa.
Avendo subito questa dottrina, lungi da noi infliggerla ai nostri figli.
Ora il nuovo mantra è “più mangi sano, più sei in salute”. Ecco, la piccola differenza è che questa affermazione è avvalorata da evidenze scientifiche.
Lasciamo ai professionisti della nutrizione la gestione di ogni caso limite e tu, genitore, saprai benissimo il rapporto di tuo figlio/a con il cibo.
Come per la formazione, anche sull’alimentazione possiamo indirizzare al meglio.
Visto che i figli, che non fanno l’alberghiero o non vanno a Masterchef, non cucinano, presenta loro cibo mediamente sano, nell’ordine corretto e con qualche sgarro ogni tanto, per non farti corcare di mazzate e non farli scappare di casa.
Se non hai tempo ed è molto più comodo infornare i sofficini, ti capisco.
Prendila in modo graduale e non ti colpevolizzare troppo.
Una dieta sana fa scopa con l’attività sportiva. Molti ragazzi moderni sono invasati con la palestra per avere un aspetto fisico gradevole. Gli sport di squadra sono sempre in voga.
Per i figli nerd o divano-dipendenti, si può iniziare da una passeggiata. Tanto per liberare un posto sul divano per te.
E l’aspetto mentale?
Ecco, anche io l’ho messo per ultimo. Sì, così ti rimane bene in testa.
Oggi noi genitori siamo particolarmente attenti a questa sfera, che nel passato veniva ostracizzata come un tabù da nascondere.
Ti rompevi una gamba? Poverino, vieni qui che ti firmo il gesso.
Ti isolavi perché eri insicuro? Guarda quello, che tipo strano.
Oggi abbiamo anche paroloni di contorno, dal bullismo al bodyshaming. Lungi da me darti consigli su questo tema.
Se ci sei passato in prima persona, amara consolazione, parti avvantaggiato. Ma sai anche che i tuoi figli potrebbero essere più sensibili al tema.
In generale, credo che tu, tra i pochi lettori di questa Newsletter, abbia la sensibilità per gestire questa sfera dei tuoi figli con la delicatezza, il tatto, i tempi e il giusto supporto specialistico che necessita.
Curare le relazioni
Sai uno dei segreti della longevità?
Avere numerose, costanti e appassionanti relazioni sociali.
L’ho scoperto in questa docu-serie che ti consiglio.
Ma mio figlio esce con i suoi amici, quindi sono a posto.
Sì dai, abbastanza. Se non vanno in giro a fare rapine o altre violazioni della legge, è sulla buona strada.
Il problema delle relazioni è che sono faticose. Dai sedici ai trent’anni c’è il giro delle compagnie, poi la maggior parte si accasa e diventa complicato coltivare delle relazioni costanti.
Sai qual è il motore delle relazioni sociali? Le passioni in comune.
Famiglie con figli delle stesse età, che abitano in zone limitrofe e frequentano stesse scuole, tessono relazioni sociali stabili e vivaci.
Singoli a cui piace uno sport, suonare uno strumento, leggere libri, disquisire di politica, creano compagnie di relazioni stabili.
Forse è un discorso che vale più per noi adulti, ma da far coltivare sin dalla gioventù.
Non smettere mai di cercare persone con i tuoi stessi interessi, relazionati con loro e partecipa ad una comunità che arricchisce e che ti toglie dalla routine quotidiana.
Confesso che su questo, io ci devo un pò lavorare.
E tu, ci hai mai pensato?
Conclusioni
Più che una newsletter, sembra un saggio breve di uno scrittore francofono eremita in un faro in Normandia, che rivendica una gioventù bruciata dal tempo.
Vabbè questa settimana è uscita così.
A parte gli scherzi, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi dei temi trattatati e di come sia il tuo modo di passare ai tuoi figli, le piccole perle di saggezza che la vita ti ha lasciato.
Qui sotto, ci sono i commenti, se ti va.
Non essere timido e insicuro. Non hai più la scusa di avere sedici anni.
Alla prossima!