Qualche giorno fa la mia adorabile figlia (ironia alert) ha piantato una grana incredibile perché ha visto “un adorabile e tenero CiccioBello” (cit.) nella vetrina di un negozio. Le abbiamo detto che non glielo avremo comprato perché il costo di quel tenerissimo bambolotto erano ben tre mesi di danza. Se proprio lo voleva avrebbe dovuto saltare un sacco di lezioni: beh, ha scelto di continuare a danzare. Grazie come sempre per gli spunti!
Ammetto che a volte penso di essere cattivissima e completamente fuori luogo quando ho queste uscite con figlia. Ma se la vedrà con la psi, quando sarà.
O magari non avrà bisogno della psi, grazie a questo contatto continuo con la realtà. Trovarsela davanti tutta di un colpo in età adolescenziale sarebbe una bella botta 😉
Sono d’accordo che fin da bambini i figli capiscano cosa ci si può permettere o no, ma anche condividano crescendo l’approccio finanziario della famiglia (nell’educazione dei nostri figli molto e’ servito che fossero scout; parlare di argomenti tipo essenzialità, superfluo, riuso - che fanno parte anche dei nostri valori famigliari - e’ stato senza dubbio più facile già da quando erano piccoli).
Io ho avuto come esempio genitori che hanno rinunciato a molto (forse troppo) per dare più possibilità a noi figli. Io sono su quella strada, con la consapevolezza che qualche sfizio può far comprendere anche il valore del risparmio nel breve tempo. Ottima l’esperienza degli scout, come - con figli più grandi - il volontariato con associazioni come la Caritas.
Questa che hai fatto è una riflessione molto importante, Luca. Saper tenere in equilibrio, con i figli, il realismo e la speranza credo descriva in modo molto netto la dimensione educativa.
Bellissima la storiella da raccontare ai nostri figli. Figlia cinquenne non capirà subito. Ma sono discorsi da affrontare prima di collassare sui sogni di grandezza nostri e, di conseguenza, dei nostri figli. Grazie!
Qualche giorno fa la mia adorabile figlia (ironia alert) ha piantato una grana incredibile perché ha visto “un adorabile e tenero CiccioBello” (cit.) nella vetrina di un negozio. Le abbiamo detto che non glielo avremo comprato perché il costo di quel tenerissimo bambolotto erano ben tre mesi di danza. Se proprio lo voleva avrebbe dovuto saltare un sacco di lezioni: beh, ha scelto di continuare a danzare. Grazie come sempre per gli spunti!
Grazie a te Alice! Resistere alla tentazione Ciccio Bello con un contrattacco sulle lezioni di danza è stato molto intelligente! Bravissimi 👏🏻
Ammetto che a volte penso di essere cattivissima e completamente fuori luogo quando ho queste uscite con figlia. Ma se la vedrà con la psi, quando sarà.
O magari non avrà bisogno della psi, grazie a questo contatto continuo con la realtà. Trovarsela davanti tutta di un colpo in età adolescenziale sarebbe una bella botta 😉
vedremo, cerco di pensare alla sua adolescenza il meno possibile (senza riuscirci, ovviamente)
Sono d’accordo che fin da bambini i figli capiscano cosa ci si può permettere o no, ma anche condividano crescendo l’approccio finanziario della famiglia (nell’educazione dei nostri figli molto e’ servito che fossero scout; parlare di argomenti tipo essenzialità, superfluo, riuso - che fanno parte anche dei nostri valori famigliari - e’ stato senza dubbio più facile già da quando erano piccoli).
Io ho avuto come esempio genitori che hanno rinunciato a molto (forse troppo) per dare più possibilità a noi figli. Io sono su quella strada, con la consapevolezza che qualche sfizio può far comprendere anche il valore del risparmio nel breve tempo. Ottima l’esperienza degli scout, come - con figli più grandi - il volontariato con associazioni come la Caritas.
Questa che hai fatto è una riflessione molto importante, Luca. Saper tenere in equilibrio, con i figli, il realismo e la speranza credo descriva in modo molto netto la dimensione educativa.
Grazie Simona, ci si prova 😀
Bellissima la storiella da raccontare ai nostri figli. Figlia cinquenne non capirà subito. Ma sono discorsi da affrontare prima di collassare sui sogni di grandezza nostri e, di conseguenza, dei nostri figli. Grazie!
Si, ognuno può adattarla in base ai desideri, grandi o piccoli, dei propri figli per calzare meglio il discorso sulla panchina.