Vi ricordate dove eravamo rimasti? Se vuoi buttare un occhio alla puntata precedente la trovi qui.
Siamo sbarcati in Corsica e ora ci attende il viaggio verso il nostro appartamento prenotato su AirB&B. Tutto bene se non fosse che questa bellissima isola ha una sola strada, che attraversa paesini minuscoli e innumerevoli rotonde: insomma per fare 100 km ci vogliono due ore. Noi siamo stati allietati anche da un paio di incendi a bordo strada.
Un messaggio? Sbarca il più vicino alla destinazione finale.
Spoiler: la parte a Sud della Corsica, dicono la più bella, non ha attracchi nei paraggi.
Mettendo in conto questo viaggio, se i tuoi figli dormono ancora in macchina, usa tutte le congiunzioni astrali per portarli alla fase di sonno in quel lasso temporale o dovrai intrattenerli in qualche modo.
Ma veniamo a qualche aspetto più utile.
Perchè l’appartamento?
Bella domanda. Ci siamo fatti affascinare di avere una casa, vista mare, ampia, con tutte le libertà di prenderci i nostri tempi e non stare a quelli alberghieri.
In effetti, è stato così: la casa era superfiga, vicina a splendide spiagge ed effettivamente si vedeva anche il mare, oltre ad avere vicino i negozi del paese.
Eravamo preoccupati della presenza di un unico bagno, ma la costipazione dovuta all’alimentazione baguette centrica ha distillato i tempi di utilizzo.
Anche la convivenza H24 con una famiglia di amici, per abitudine e orari diversi, poteva essere un rischio: invece ci siamo incastrati molto bene. Non sento da un pò i miei amici, ma non sarà di certo dovuto alla vacanza (scherzo, tra l’altro sono tra i lettori di Genitori Instabili). C’è stato un grado di pazienza e tolleranza comune invidiabile e commovente.
Ci sarà qualche punto negativo?
Eh certo. Per quanto sia stato coccolato e abbia dato un contributo minimo alla causa, fare la spesa tutti i giorni e mettersi a cucinare alla sera, non è una attività rilassante da vacanziere: soprattutto sei hai passato tutta la giornata al mare, sei stanco, accaldato e i bambini non stanno di certo sul divano a leggere il Sole 24 ore.
Un campeggio attrezzato o un piccolo albergo con la mezza pensione, può giustificare un aumento del prezzo della vacanza e un minimo di libertà in meno. Altrimenti, sì alla casa ma con riserva di un budget per magiare fuori (ma qui l’economia del viaggio crolla come la difesa del Napoli alla prima giornata di campionato).
Lascio a voi trarre le conclusioni, tanto ogni anno il dubbio si ripropone e i pro e i contro fanno a schiaffi con il fatto di non essere il tipo di vacanziere che sboccia Magnum a Porto Cervo.
Andiamo sull’argomento spiaggia.
Libertè = fuga
Se guardi le foto su Instagram dei tuoi amici, nelle vacanze tutti trovano almeno una spiaggia non affollata in cui fare un post, anche a Gallipoli.
Io ci credo poco, soprattutto abituato alla mia Liguria dove lo spazio in una spiaggia libera è qualcosa di rabdomantico.
In Corsica, anche se vai al mare in tarda mattinata, troverai uno spazio vicino alla riva. Con ombrelloni, teli, giochi e tutti gli attrezzi del mestiere. La trasparenza dell’acqua non si discosta troppo da quella della Sardegna e io ho sentito anche un pò di brezza refrigerante (ma forse solo io).
Questa newsletter sta diventando troppo una recensione di Tripadvisor. Butto dentro qualche chicca genitoriale.
Se i tuoi figli sono nella fase di bucare i braccioli o darli al gatto, la Corsica è l’ideale. Ha fondali bassi in cui trovare l’appoggio, ma anche altri scenari in cui c’è subito lo scalino. Sfruttate la situazione e dite addio agli abbonamenti invernali in piscina. La maschera aiuta la disinvoltura in acqua della creatura - col cordino in stoffa, se la trovate, altrimenti tira i capelli e volano le Ave Maria.
Spezza la giornata. Noi, in trans agonistica, facevamo una full immersion che comprendeva anche la pausa pranzo sotto l’ombrellone. Convincere i bambini a non esporsi al sole di quelle ore, è stata dura. Puoi puntare un baretto e mangiare lì, decidere subito di fare una gita e andare al mare nel pomeriggio, oppure avere la forza di andare a magiare a casa e tornare nel pomeriggio.
Un momento anche per te. Ricordati che sono vacanze anche per te, per quanto ti sia già messo nell’ottica che la prossima vera Vacanza sarà una Crociera nel Mediterraneo verso gli 85 anni. Lascia ai due/tre mariti/moglie in vacanza con te i due/tre/quattro pargoli per un’oretta, spostati in una zona in cui non ti vedano e fatti un bagno tranquillo/a. Vale lo stesso per una pennichella o la lettura di un libro. Devi solo fare uno spettacolo di magia: sparire.
L’aperitivo intelligente: concedersi un piccolo dosaggio alcolico giornaliero, ti fa sentire veramente in vacanza. Per non rinunciare, a vantaggio dei tuoi figli, agli appetizers che ti vengono portati con il cocktail compra loro contestualmente un bel gelato, un sacchetto di patatine o le caramelle. Anche qui il tempismo è fondamentale: se arriva prima il vostro cibo o finiscono prima il loro, non hai speranza.
Ecco qualche dritta, soprattutto per chi deve affrontare una vacanza improntata sull’andare al mare, che sia in Corsica oppure no.
Il ritorno
Capita spesso di fare il conto alla rovescia verso la fine della vacanza, a volte per malinconia del bel periodo trascorso, altre per distribuire lo sforzo per arrivare in fondo. Queste vacanze condivise con gli amici, per quanto mi riguarda, lasciano un bel ricordo.
Condividi figli, scopri abitudini e modi di fare altrui da cui puoi imparare. I bambini giocano e si confrontano tra loro. Ognuno di loro spicca per una peculiarità, chi più vivace e sveglio, chi più timida e fragilina, chi più matura col fare del capobranco e chi è l’ultima arrivata che vuol mettersi subito al pari con gli altri.
Noi genitori ci incastriamo negli spazi che ci lasciano, come quando approdano nel lettone e scopriamo un dinamismo della nostra spina dorsale, che davamo ormai per perso. In questi pochi silenzi, condividiamo speranze, preoccupazioni, piccole vittorie o battute di arresto: come persone prima, come genitori poi.
Abbiamo messo nelle valigie vestiti, lenzuola e giochi pieni di sabbia, insieme a ricordi che ci terranno compagnia per un pò.
I timori di salire correttamente sul traghetto, di appena una settimana prima, sono svaniti; il viaggio del ritorno, che di solito sembra più breve, è stato lungo ma abbiamo sfruttato quanto imparato all’andata. Abbiamo anche ritrovato le stesse macchie lasciate sulla moquette del nostro accampamento.
Guarda, a volte, dove si può nascondere la nostalgia.
E poi: bambini assonnati, macchine un pò meno frenetiche, scarico delle valigie, una notte di ambientamento, tante lavatrici e una giornata di ripresa dalle vacanze. Paradosso sempre di moda.
Si riparte carichi, per un’altra settimana di… mare. Chi predica la diversificazione, in tutti i campi, potrebbe avere ragione.
Finisce qui questa duplice puntata speciale di Genitori Instabile, sperando di aver lasciato qualche spunto utile.
Alla prossima!
Noto con dispiacere come "la costipazione dovuta all’alimentazione baguette centrica" sia un male comune ;-)
Trovo stupendo (e AZZECCATISSIMO) il suggerimento di... sparire, darsela a gambe, allontanarsi con nonchalance lasciando (da distanza di sicurezza) l'immagine sfocata di un semplice gesto: "Tranquilli. Torno subito!"