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giu 16Messo Mi piace da Luca Gandini

Certi argomenti per ora cerco di evitarli provando a schivarli alla fonte (tipo la guerra, evitando visite a musei dedicati o sacrari). Sulla morte, però, capita spesso di incapparci con la più grande di 4anni e ancora non ho trovato un approccio che ritengo valido, siano ancora al “sono andati in cielo” e qualche borbottio a seguito. La tua pensi abbia chiaro il passaggio? Come lo avete trattato?

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Grazie per il commento. Guarda, la mia fra poco compie 6 anni. Nell'ultimo anno, visto che è venuto a mancare il cane di sua nonna, abbiamo approfondito l'argomento. Ho cercato di farle comprendere il concetto del "non ritorno". Anche io sono partito dal "diventiamo delle stelle" (anche perchè nessuno ha dimostrato il contrario), ma alla domanda "quando si ritorna", non mi sono sentito di mentirle.

A volte ci ripensa, sia al cane sia ad una eventuale dipartita mia, della mamma o dei nonni, quindi credo le sia rimasto impresso questo aspetto. Non mi ha molto aiutato, durante la Pasqua, il fatto che Gesù sia risorto, che ha smontato tutto il mio lavoro di consapevolezza. Me ne sono uscito con un "Lui è speciale". Sulla guerra, probabilmente ne ha sentito parlare all'asilo e dai nonni (a casa mia non guardiamo molto i TG). C'è la paura che arrivi vicino a noi, quindi evidentemente la percepisce come un effettivo pericolo. Non sapendo da dove abbia preso le informazioni, non riesco per il momento a modulare meglio la sua idea. Per il momento, le dico che è lontana e che è molto difficile che arrivi da noi.

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